Cos’è lo Hatha Yoga? Quando si parla di Hatha Yoga si intende una forma di Yoga basata sul controllo del respiro.
Con essa si è in grado di dominare l’energia interna e acquietare la propria mente.
Prima di entrare nel vivo della questione vorrei fare un breve excursus sull’origine della parola, giusto per completezza d’insieme.
A livello di etimo la parola Hatha, significa sforzo violento, ma il suo significato è ben diverso.
La parola Hatha è composta dalle sillabe ha (sole) e tha (luna), e sta a significare gli opposti, le dualità, ma non in senso negativo perché la vera essenza, nello Hatha Yoga, sta nel riunire e funzionare in armonia, infatti lo scopo dello Hatha Yoga è quello raggiungere il Samadhi, ossia l’annullamento della dualità.
La respirazione è quindi di fondamentale importanza per questa pratica e protagonista di tutte le Asana, ovvero le posture tramite cui vengono amplificate le caratteristiche di ogni individuo.
Bisogna immaginare gli Asana come una serie di corridoi costruiti per far meglio fluire l’energia che passa al loro interno, alla ricerca di una destinazione: è così che il Prana viene convogliato nei chakra di interesse tramite i Nadi e gli stimoli che vengono forniti.
Esercizio su come praticare la respirazione diaframmatica
Il primo passo per favorire la respirazione è svuotare il corpo da eccessi energetici e stimoli non desiderati: per fare ciò dobbiamo ricorrere alla posizione del rilassamento, Savasana
Ricordando che il Chakra da cui ha origine il percorso energetico è situato ad altezza della colonna vertebrale, il rilassamento della schiena è imperativo.
Altro dettaglio di enorme importanza è la modalità di respirazione: si inala sempre dalle narici e mai con la bocca.
La comprensione della zona ricevente è il passo successivo al respiro, durante il quale si cerca di non guidarlo in alcun modo e lasciare che viaggi libero attraverso il corpo.
Ponendo le mani sulle zone di interesse, in particolar modo l’addome e l’area dei polmoni, si cerca di accompagnare il processo di respirazione verso l’alto come d’altronde succede anche con la trasmissione di energia attraverso i Chakra.
Il momento di espirazione deve poter liberare completamente i polmoni di ogni residuo d’aria in modo da favorire la metamorfosi cui il corpo va incontro: l’addome si sgonfia e l’energia raccolta torna a circolare verso il basso.
Verso il basso è condotto anche il diaframma, che non dovrete sforzare inspirando troppo velocemente.
La respirazione si farà sempre più profonda e troverà un proprio ritmo grazie alla ripetizione che, come avrete intuito, è un concetto sacro per la pratica dello Yoga.
Praticare questo esercizio anche per una manciata di minuti o poco più favorisce di molto una corretta meditazione e il ritrovamento di noi stessi in seguito allo stress mondano.