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Meditazione Vipassana

Indice argomenti Trattati:

Nata in India come una pratica spirituale, questa è una forma di Meditazione che non esiste in nessuna religione o filosofia.
Lo scopo principale della Meditazione Vipassana è quello di raggiungere la comprensione della vera natura della mente e della materia.

È una pratica di auto-osservazione.
Che conduce ad una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che ci circonda, oltre alla purificazione della mente.

Vipassana è una parola in pali, la lingua dei primi testi buddisti, che significa “vedere in profondità”, “osservare le cose così come sono in realtà” (e non come appaiono).
Il termine si compone del prefisso vi- (traducibile con “in maniera speciale”) e la radice -passana, che deriva dal verbo pali “osservare”, “guardare”.

Il termine vipassana può applicarsi tuttavia a ogni forma di meditazione buddista indirizzata a indagare e comprendere le Tre Caratteristiche che plasmano l’esistenza:

  • Dukkha (sofferenza e scontentezza)
  • Anicca (impermanenza e incertezza)
  • Anatta (insostanzialità, inconsistenza dell’io).

A cosa serve la Meditazione Vipassana

La meditazione Vipassana ha come scopo più alto quello della liberazione e dell’illuminazione.
La Vipassana aiuta ad eliminare le tre cause di ogni sofferenza: bramosia, avversione e ignoranza.
Con l pratica assidua, la meditazione allenta lo stress della quotidianità e aiuta a dissolvere i blocchi prodotti dalle abitudini di pensiero. Maggiormente si pratica la meditazione Vipassana e più rapidamente si dissolvono le negatività e le impurità della mente, verso una mente più equilibrata e gioiosa.

La pratica di Vipassana

La meditazione Vipassana prevede dei momenti di contemplazione, focalizzati sul corpo, sulle sensazioni, sulla mente e sui pensieri.
La consapevolezza di sé stessi comunque per chi pratica Vipassana, non deve limitarsi al momento della pratica, ma estendersi a qualunque momento della giornata.

Il processo di purificazione con l’auto-osservazione è un impegno per il praticante che richiede una salda disciplina.

Le tre diverse pratiche di meditazione Vipassana:

  • Meditazione seduti: in cui la concentrazione è sul corpo
  • Meditazione camminata: in cui l’attenzione è sui movimenti
  • Attività quotidiane: si continua ad osservare i movimenti del corpo e le azioni nella quotidianità.

Nella meditazione da seduti l’aspetto più importante è quello di arrivare ad una postura che sia equilibrata e comoda.
Si è rilassati ma la colonna vertebrale deve rimanere eretta.
La testa deve essere in linea con la spina dorsale e gli occhi e le orecchie devono stare alla stessa altezza.
Se sei sul pavimento, usa dei cuscini in modo che che le ginocchia stiano sotto le anche e in contatto con il pavimento, o, se sei su una sedia, questa deve essere con una base solida (non morbida come per es. un divano).

Il respiro è naturale, L’attenzione è rivolta alle parti del corpo a contatto con il cuscino, il pavimento o la sedia e al rilassamento di ogni parte del corpo.

La meditazione camminata è solitamente associata con la postura da seduti.
Camminando concentri l’attenzione sui movimenti e sulle diverse parti del corpo. Combinando la meditazione da seduti e quella camminata dà la possibilità di praticare la meditazione in equilibrio.

La meditazione camminata è inoltre un modo per dare energia alla pratica, dove la parte statica dell’essere seduti potrebbe annoiare o farti concentrare troppo.
Per la pratica della meditazione camminata serve una superficie piana della lunghezza di 5/10 metri su cui poter camminare avanti e indietro.

Le braccia cadono rilassate lungo il corpo in modo naturale e con le mani giunte avanti. Fissa un punto circa due metri di fronte a te, a terra (quando sarai più esperto potrai anche camminare ad occhi chiusi).

Man mano che cammini tieni l’attenzione sulla pianta del piede, non su altre parti del corpo. Per i primi cinque minuti poni l’attenzione solo alle tre fasi del movimento del piede.

Mentre cammini la mente può proporti dei pensieri, ma se mantieni focalizzata l’attenzione sulla sequenza dei passi, i pensieri andranno in secondo piano.

Le attività quotidiane: la meditazione quotidiana attraverso le azioni giornaliere si realizza con un’attenzione precisa ai movimenti, alle azioni, alle sensazioni e agli stati mentali, per il maggior tempo possibile.
Tutto è importante, anche mangiare, lavarsi la faccia, le faccende domestiche..

Dove si pratica la Meditazione Vipassana

Per praticare la meditazione Vipassana generalmente si intraprendono dei ritiri residenziali, della durata di circa 10 giorni, organizzati da Centri e scuole di meditazione.

Nei primi giorni ci si esercita sull’ “anapanasati,”, una sempre più profonda osservazione delle sensazioni connesse alla respirazione.
Successivamente, raggiunto il livello di concentrazione mentale giusto, lo si usa per penetrare il corpo e la mente verso una più profonda comprensione della realtà.

I ritiri Vipassana sono caratterizzati da un insieme di regole da osservare, che partono da orari, sul cibo e atteggiamenti verso sé stessi e gli altri.

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Namasté

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