Come calmare la mente? Come togliere il nervosismo? Il nervosismo è spesso sintomo di debolezza, di eccessiva distrazione e scarsa stabilità interiore.
A volte può essere che dei conflitti interiori possano portarti via molta energia, così ti senti nervoso e irritabile.
Oppure, hai molta energia racchiusa in te che hai bisogno di essere canalizzata.
In tutti i casi lo Yoga è un ottimo strumento per ritrovare concentrazione, canalizzare l’energia e zittire la mente, ritrovando l’equilibrio perduto.
Una delle posizioni migliori per rilassare tutto il sistema psicofisico è Shavasana, la posizione del cadavere.
L’ideale sarebbe praticarla prima di dormire, prima durante e dopo la pratica delle altre Asana, in particolare dopo esercizi dinamici o quando ti senti molto stanco sia fisicamente che mentalmente.
Essa sviluppa consapevolezza del corpo e, quando il corpo è completamente rilassato, aumenta la consapevolezza della mente.
Quando fai la posizione, cerca di non muovere il corpo, perché anche un minimo movimento crea contrazione muscolare.
Se hai un tuo Mantra personale, puoi ripeterlo ad ogni inspirazione ed espirazione.
La durata della pratica puoi sceglierla a seconda del tempo disponibile che hai, più è lunga, migliori sono i risultati.
Se perdi il conteggio dei respiri, perché ti sei deconcentrato o qualche pensiero ti ha distratto, ricomincia a contare da 27.
Mentre esegui la pratica, se senti alcuni dolori o tensioni in una o più zone del corpo, concentrati su queste, osserva prima cosa ti vuole comunicare quel fastidio, quel dolore, se ti arrivano immagini o altro, senza giudicare.
Poi immagina di respirare con le zone dolenti, in questo modo è come se comunicassi col tuo corpo che ti esprime i blocchi, le tensioni racchiuse nelle zone specifiche.
Respirare attraverso di esse ti aiuta a rilasciare le tensioni sia fisiche che mentali ed emozionali che si sono bloccate in quella zona del corpo, ricaricandole di energia.
Conclusioni
La pratica dello Yoga è tutta centrata sul ritrovare sé stessi, la propria forza interiore, l’equilibrio e l’unione tra corpo, mente ed emozioni. Successivamente anche della componente spirituale ed animica.
Shavasana, nello specifico, oltre ad essere una buona pratica per placare il nervosismo e calmare la mente, ci aiuta a comprendere che a volte bisogna “morire” per “rinascere”, cioè lasciar morire parti di sé che non sono più funzionali alla nostra vita, perché ci inducono a dispendio di energia, e riprendere il nostro potere interiore.